In presenza di forme lievi o moderate di alluce valgo è possibile applicare dei rimedi ortesici (plantare, tutore, guaine, divaricatore, etc.) al fine di alleviare il dolore e rallentare l’avanzamento della patologia. Vediamo in dettaglio quali sono i principali metodi conservativi e rimedi per alluce valgo.
L’alluce valgo è una patologia destinata, nella maggior parte dei casi, a progredire nel tempo. Quando si soffre di una forma ancora abbastanza lieve, si può intervenire con rimedi conservativi di tipo ortesico, che possono essere utili a rallentarne l’evoluzione, a contenere il sintomo doloroso e a limitare la sensazione di disagio nell’indossare scarpe chiuse, proteggendo il piede e contenendo l’alluce infiammato.
Questi rimedi conservativi consistono nell’indossare, per un dato periodo di tempo, dei supporti ortopedici come tutori, divaricatori, guaine e plantari acquistabili nelle sanitarie e realizzati con appositi materiali anallergici.
E’ fondamentale acquistare sempre prodotti di alta qualità, riconducibili a marchi noti nel settore farmaceutico e ortopedico, per evitare di indossare dispositivi inadatti da un punto di vista anatomico o che possono provocare reazioni allergiche a contatto con la pelle.
Tutori correttivi
I tutori dinamici sono dei particolari supporti ortopedici in grado di esercitare una pressione sull’alluce cercando di “raddrizzarne” il disallineamento. I tutori per l’alluce valgo sono composti da diverse componenti: un cappuccio in silicone da posizionare nella zona dell’alluce, un cuscinetto morbido da posizionare all’altezza della deformità, una banda elastica e una cinghietta posteriore. I tutori per “correggere” il valgismo dell’alluce sono realizzati in diversi modelli ed è possibile utilizzarli anche con delle scarpe a pianta larga. In molti casi viene proposto un trattamento night and day, che prevede l’utilizzo di due diversi tutori per l’alluce, uno da tenere durante il giorno e un correttore notturno da indossare mentre si dorme, in modo da trarre beneficio 24 ore su 24.
Guaine protettive
Alcune tipologie di guaine possono essere un altro rimedio utile per proteggere il piede e alleviare il dolore causato dall’alluce valgo. Vengono realizzate in tessuto o in silicone ed hanno il compito di evitare lo sfregamento della base sporgente dell’alluce contro la calzatura e il conseguente arrossamento e infiammazione. In genere contengono un’ulteriore protezione in gel molto sottile all’altezza della deformità per diminuire l’attrito con la calzatura. Le guaine per l’alluce valgo sono lavabili e riutilizzabili. Inoltre molti modelli vengono imbevuti con oli essenziali per generare un benessere ulteriore rispetto all’azione contenitiva.
Plantari ortopedici
I plantari ortopedici devono essere prescritti da un ortopedico e vanno modellati sulla persona che li indosserà seguendo dei parametri specifici come l’età, il tipo di attività lavorativa, la presenza di altre patologie e l’anatomia del piede. Questi plantari sono realizzati con materiali in grado di ammortizzare l’impatto del piede con il terreno durante la spinta e l’appoggio. Grazie al plantare, se confezionato correttamente, è possibile ottenere benefici non solo al piede ma all’intera postura.1
Divaricatori
I divaricatori per alluce valgo sono delle piccole strutture in silicone o in lattice che devono essere posizionate nello spazio tra alluce e il secondo dito del piede. Quando indossati le dita risultano riallineate prevenendo la formazione di callosità e dando sollievo grazie all’allontanamento dell’alluce dal secondo dito. Inoltre in molti modelli è presente un ulteriore cuscinetto all’altezza dell’esostosi, l’escrescenza ad angolo tipica del valgismo.
Correzione chirurgica
Tutte queste soluzioni sono rimedi conservativi, per quanto utili, non sono però in grado di correggere l’alluce valgo ma possono solo rallentare l’avanzare della patologia e alleviare i sintomi dolorosi. La soluzione più efficace, in grado di risolvere definitivamente il problema dell’alluce valgo è l’intervento chirurgico. Oggi, grazie alla nuova chirurgia mini-invasiva dell’avampiede, è possibile curare questa deformità con interventi veloci, della durata di 15/20 minuti, in regime day surgery, attraverso micro incisioni cutanee con scarsa perdita ematica e cicatrici poco visibili. Il recupero post operatorio è piuttosto rapido e può variare dai 30 ai 40 giorni circa.2
- Ticcinelli, Valentina. “Analisi della configurazione di plantari in relazione alla caratterizzazione biomeccanica del piede”, Università degli Studi di Padova, 2009/2010
- Vertuccio, Antonella. “La chirurgia dell’alluce valgo: risultati radiografici e soddisfazione del paziente”, Università degli Studi di Pisa, 2012/2013