Chirurgia del piede percutanea mininvasiva
Intervento chirurgico: tradizionale o mininvasivo
Il Dott. Paolo Filippini, specialista in chirurgia del piede e tecnica percutanea mininvasiva riceve e opera in tutto il nord e centro Italia. Scopri il suo approccio che fonde competenza e innovazione.
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Intervento chirurgico: tradizionale o mininvasivo
Il Dott. Paolo Filippini, specialista in chirurgia del piede e tecnica percutanea mininvasiva riceve e opera in tutto il nord e centro Italia. Scopri il suo approccio che fonde competenza e innovazione.
Prenota una visitaOggi la tendenza della chirurgia ortopedica del piede è quella di utilizzare tecniche innovative e minimamente invasive che permettano di risolvere o minimizzare alcuni dei problemi incontrati nella chirurgia aperta riducendo le complicanze, migliorando e accorciando il processo di recupero postoperatorio.
Indice
La tecnica chirurgica percutanea mininvasiva dell’avampiede, nata negli Stati Uniti 30 anni fa e introdotta in Europa dallo spagnolo Mariano De Prado, si è diffusa negli ultimi anni anche in Italia dando buoni risultati sia sotto il profilo estetico che funzionale.
Patologie trattate con tecnica percutanea
La patologia più comunemente trattata con tale tecnica è l’alluce valgo caratterizzato dalla deviazione in fuori dell’alluce e in dentro del 1° metatarso e da una tumefazione, spesso dolente e arrossata, alla testa del 1° metatarso stesso.
La tecnica chirurgica mininvasiva permette di trattare altre deformità dell’avampiede come:
Per questo motivo la tecnica deve essere eseguita da chirurghi esperti del piede sia in chirurgia tradizionale che in chirurgia percutanea. È una tecnica che avviene a cielo chiuso ossia senza l’esposizione del piano osseo e dei tessuti circostanti. Il monitoraggio radiologico durante l’intervento chirurgico è essenziale per guidare con precisione il chirurgo.
Sono trattate agevolmente con tale tecnica anche le metatarsalgie, espressione di un sovraccarico plantare doloroso delle teste metatarsali.
La chirurgia percutanea non può essere considerata una chirurgia minore; è vero che viene eseguita attraverso incisioni cutanee minime ma, attraverso di esse, vengono effettuati gesti chirurgici analoghi a quelli delle tecniche aperte.

Quando la percutanea?
È importante precisare che non tutti gli interventi di chirurgia del piede possono essere eseguiti con la tecnica percutanea mininvasiva; ha indicazioni molto precise alle quali il chirurgo deve attenersi per ottenere buoni risultati. La scelta del tipo di intervento verrà decisa in sede di visita tenendo conto di diversi parametri quali l’età, il dolore, il grado di deformità e, non meno importante, le aspettative del paziente dopo l’intervento.
Principi e strumenti della tecnica percutanea mininvasiva
La tecnica di chirurgia miniinvasiva del piede prevede gesti chirurgici precisi che riguardano sia le parti molli (tenotomia, capsulotomia, allungamento dei tendini…) che le parti ossee (esostosectomia, osteotomia).
Gli strumenti chirurgici dedicati alla chirurgia percutanea del piede sono estremamente semplici e consistono in:

Vantaggi della tecnica percutanea mininvasiva
La chirurgia percutanea mininvasiva del piede presenta i seguenti vantaggi:
La chirurgia percutanea mininvasiva del piede rappresenta una soluzione moderna ed efficace, migliorando significativamente l’esperienza del paziente e favorendo un ritorno più rapido alla vita quotidiana.
Decorso post operatorio
Dopo l’applicazione di un adeguato bendaggio e l’introduzione di una scarpetta post operatoria a suola piatta, il paziente può rapidamente rientrare a casa in appoggio completo sul piede operato. I dolori post operatori sono minimi e facilmente gestibili nei primissimi giorni con comuni antidolorifici.
Il primo controllo dopo l’operazione ha luogo intorno alla seconda/ terza settimana; in questa occasione il bendaggio viene rimosso e sostituito da un cerottaggio funzionale che rimarrà in sede per altre 2 settimane.
La scarpetta post operatoria deve essere indossata per circa 35 gg dopo di che sarà possibile introdurre una scarpa normale comoda e imbottita (tipo scarpa da ginnastica). Il ritorno alle attività fisiche e sportive più impegnative può avvenire in genere intorno al terzo/quarto mese post operatorio.
Chirurgia aperta del piede
Il metodo percutaneo mininvasivo può essere applicato solo dopo aver posto una diagnosi accurata e solo rispettando dei criteri clinici e radiografici specifici.
Questo perché non tutte le deformità del piede trovano un corretto trattamento con la chirurgia mininvasiva percutanea ed è allora necessario ricorrere alla chirurgia tradizionale che prevede incisioni cutanee estese (4 -5 cm), esposizione del piano osseo, l’uso di mezzi di osteosintesi metallici quali fili di Kirschner, viti, cambre, placche e l’uso del laccio ischemizzante.
Decorso post operatorio: chirurgia tradizionale
La correzione chirurgica delle patologie del piede eseguita con tecniche a cielo aperto è notoriamente conosciuta per essere dolorosa e invalidante per il paziente trattato.
In realtà un blocco anestesiologico prolungato dell’arto e un accurato trattamento analgesico continuo, permette di gestire al meglio il dolore post operatorio ai piedi nelle prime 12/24 ore lasciando al paziente un ricordo poco traumatico dell’intervento subito.
Al momento delle dimissioni, che avvengono in genere il giorno seguente all’intervento, il paziente torna a casa, anche senza l’ausilio di stampelle, indossando una scarpetta post operatoria che consente l’appoggio solo sulla porzione posteriore mantenendo in scarico l’avampiede. Con questa scarpetta, indossata per circa 6 settimane, il paziente può deambulare senza grossi problemi. Al termine di questo periodo viene eseguito un controllo clinico e radiografico che in genere permette di autorizzare l’utilizzo di una calzatura normale.
Nei primi giorni dopo l’intervento al paziente si consiglia un’attività fisica minima, alternando brevi camminate in ambiente domestico, a lunghi momenti di riposo per accelerare la regressione dell’edema post operatorio e la scomparsa del dolore al piede.
Chirurgia del piede: centri di eccellenza
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