Brachimetatarsia

La brachimetatarsia è un’anomalia congenita del piede solitamente causata dalla chiusura prematura della cartilagine di accrescimento di uno o più metatarsali e residua diminuzione in lunghezza del segmento e del dito corrispondente.

Questa patologia del piede si presenta con maggior frequenza nelle donne. Gli inconvenienti che la brachimetatarsia comporta sono di carattere estetico e talvolta di tipo funzionale, con metatarsalgia a carico dei metatarsali adiacenti.

Patologia estremamente condizionante dal punto di vista psicologico tanto da influenzare anche il trattamento chirurgico, che può avvenire con due diverse metodiche; può essere effettuato in un unico tempo chirurgico (one step) o con allungamento progressivo micrometrico con minifissatore esterno e osteogenesi distrazionale.

Trattamento chirurgico con autoinnesto osseo

Nel primo caso si impianta un autoinnesto osseo, ossia un frammento di osso prelevato dal paziente stesso, che viene inserito nel metatarso da allungare e fissato con mezzi di sintesi (filo di Kirschner, placche o viti).

La deambulazione è concessa da subito con utilizzo di un’apposita scarpetta post operatoria con scarico dell’avampiede indossata almeno per 45 gg. In questo periodo il paziente sarà sottoposto a diverse medicazioni fino a completa cicatrizzazione della ferita e rimozione dei punti di sutura.

Trattamento chirurgico con “distrazione progressiva”

La metodica della distrazione progressiva invece utilizza un piccolo fissatore esterno che viene fissato con apposite viti sull’osso del metatarso da allungare. Dopo aver fatto un’osteotomia trasversale, si procede all’allungamento allontanando i due frammenti ossei così ottenuti. Lo spazio viene colmato dalla formazione lenta di un callo osseo che progressivamente ossifica ripristinando la continuità del segmento. Il processo di allungamento richiede tempo, circa 40- 50 giorni, e si procede con un ritmo di 1 mm al giorno.

Spesso, in sede operatoria, è necessario utilizzare un filo metallico per garantire che non si verifichi una lussazione metatarso falangea durante l’allungamento.

La durata del post-operatorio dipende dal metodo correttivo utilizzato e dal grado di allungamento che si vuole ottenere ma solitamente, per ottenere un una buona consolidazione, bisogna considerare dai 2 ai 3 mesi.

La parola ai pazienti

Daniela B.

2 Marzo 2014 - tramite Facebook

Oggi dopo l’operazione al metatarso e alluce valgo, eseguita magistralmente dal Dott. Filippini, sono una donna felice! Ho trascorso un’esistenza dipendente dai piedi che, oltre ad essere esteticamente orribili, mi hanno dato una sofferenza con ogni tipo di scarpa indossata!! Con il primo piede fatto ad aprile, ho avuto fretta di fare anche il secondo […]

Donatella S.

11 Settembre 2018 - tramite Facebook

È Bravissimo! Ha le mani d’oro. Nessun dolore post intervento. Ho risolto tutti i miei problemi di alluce valgo e dita a martello in un attimo. Ho camminato senza stampelle o aiuti il giorno stesso in cui mi ha operato. Grazie infinite dottore!

Carla G.

11 Settembre 2018 - tramite Facebook

Dopo l’operazione non ho avuto dolori per niente e sono stata benissimo. Adesso posso portare di nuovo scarpe normali, che prima non riuscivo a calzare assolutamente. Quest’estate ero in vacanza in montagna e ho fatto tre chilometri al giorno di marcia!

Informazioni e Prenotazioni

Prenota una visita e sottoponi il tuo caso di alluce valgo o altra patologia del piede al Dr. Filippini, o richiedi più informazioni sulla visita ortopedica specialistica e l’intervento chirurgico.

Chiama il numero:

339.1345222

Oppure compila il seguente modulo:

* dichiaro di aver letto l'informativa sulla privacy e di acconsentire al trattamento dei dati personali