Il piede della ballerina: caratteristiche, problemi, cure

piedi danza classica

La danza è una disciplina artistica e sportiva che richiede impegno e determinazione. Le lunghe ore di allenamento e le particolari posizioni assunte possono esporre i piedi di ballerine e danzatori (sia professionisti che amatoriali) a problemi particolari, che è bene tenere sotto controllo, sin dalla giovane età.

Attenzione agli infortuni durante il ballo

Alcuni dei tipici movimenti compiuti dai danzatori – flessioni, rotazioni, appoggi e slanci – sottopongono il corpo dei ballerini ad un forte stress, concentrato soprattutto nella zona lombare e negli arti inferiori sollecitando con maggiore frequenza anca, ginocchio e piede.

In particolare i problemi ai piedi sono molto diffusi tra chi fa danza, a causa delle frequenti posizioni innaturali assunte dal piede durante il ballo. Possono ad esempio verificarsi traumi e infortuni causati da errori tecnici durante l’esecuzione del movimento, dall’eccessiva durezza della superficie su cui si svolge l’allenamento o dal tipo di calzature indossate.

Per questo motivo le giovani ballerine delle scuole di danza classica sono introdotte gradualmente all’utilizzo delle calzature tecniche che dovrebbero essere indossate dopo i dodici anni per non compromettere lo sviluppo della struttura osteo-articolare.

Piccoli fastidi per i piedi dei danzatori

Capita che danzatrici e ballerini debbano affrontare, mediamente più degli altri, piccoli fastidi ai piedi legati ai prolungati allenamenti quotidiani.

Possono infatti apparire arrossamenti e vesciche causati dallo sfregamento con il tessuto della scarpa, così come piccole infezioni fungine collegate all’eccessiva sudorazione. Si possono formare con estrema facilità anche calli e duroni nella zona della pianta del piede o alla base delle piccole dita.

Il ristretto “guscio” che racchiude il piede delle ballerine classiche potrebbe causare una crescita anomala dell’unghia, dei piccoli lividi sub ungueali e portare anche a una fastidiosa unghia incarnita.

Patologie del piede della ballerina

Un “vizio” posturale molto comune tra i ballerini è quello di caricare il peso del corpo sulle prime tre dita del piede; ecco perché, quando si parla di patologie del piede nei danzatori, sono chiamati in causa soprattutto alluce, secondo e terzo dito.

L’alluce valgo è purtroppo una delle deformazioni estetiche più note e consiste in un disallineamento del primo dito del piede rispetto all’osso metatarsale. Il sintomo più evidente è una sporgenza laterale (la cosiddetta “cipolla”) alla base del dito, più o meno evidente, spesso accompagnata da arrossamento e dolore. Se oltre al dolore si avverte un senso di rigidità del dito e una difficoltà a piegarlo, potrebbe esserci un sospetto di alluce rigido.

Anche alcune patologie delle piccole dita, come il dito a martello e il dito in griffe, possono essere collegate ad un carico eccessivo dell’estremità del piede al suolo, tipico della danza.

Salti, spinte e atterraggi, se non realizzati con una buona base tecnica, possono causare tendiniti, fasciti e metatarsalgie. La tensione muscolare necessaria a mantenere il corpo in equilibrio sulle punte, i bruschi atterraggi dopo i salti oppure un’improvviso cedimento muscolare possono causare anche delle microfratture da stress provocando un lieve ma costante dolore nella zona interessata.

Prevenzione, controllo, cura dei piedi

I danzatori effettuano passi intrecciati, piegamenti fluidi, salti spettacolari e devono essere dotati di forza, elasticità e grazia. Per questo motivo durante il loro allenamento devono rinforzare le ginocchia, le caviglie e migliorare il tono muscolare del collo del piede.

Saper ascoltare i messaggi del corpo è fondamentale per continuare a danzare con serenità.

Per mantenere un buono stato fisico e seguire la propria passione per la danza, senza compromettere la salute, tutti i danzatori dovrebbero valutare con molta attenzione ogni sintomo doloroso, in quanto campanello d’allarme che può rivelare l’insorgere di una patologia. E’ buona norma quindi avere costante attenzione e cura dei piedi, prendendo piccoli accorgimenti quotidiani (pediluvi, creme idratanti, etc.) per preservarne il benessere e l’aspetto estetico.

Nei casi più problematici sarà inevitabile ricorrere alla correzione chirurgica. Oggi grazie alle nuove tecniche chirurgiche mini-invasive, il tempo di recupero post-operatorio è mediamente breve e si possono conseguire ottimi risultati, come testimonia il caso di una signora appassionata di danza, operata di alluce valgo destro, che non ha rinunciato alla sua passione e, appena ha potuto, è tornata sulle “punte”.1

  1. Gandolfi, Francesco. “L’infortunio nella danza classica e contemporanea: analisi delle cause, delle differenze e dei punti in comuni tra le 2 discipline”, Università degli Studi di Siena, 2011/2012

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